DATI SOCIO-DEMOGRAFICI

Qui di seguito una raccolta di dati relativi all’ambito territoriale del GAL Montagna Vicentina

In base ai dati ISTAT 2021, la popolazione residente nell’area in cui opera il GAL Montagna Vicentina è pari a 146.649 abitanti ovvero al 17,2% della popolazione dell’intera provincia di Vicenza e corrisponde a poco più del 3% di quella residente nella Regione Veneto (4.847.745). Analizzando il trend negli ultimi 7 anni (2021 rispetto al 2015), la popolazione residente nell’area in cui opera il GAL Montagna Vicentina è passata da 151.117 abitanti all’inizio del 2015, a 146.649 abitanti all’inizio del 2021 per finire a 146.881 abitanti all’inizio del 2022. Nell’ultimo biennio 2021-2022 si rileva dunque un leggero miglioramento (+0,2%), mentre nel triennio 2020-2021-2022 si registra un decremento rilevante, del -0,98%.

La dinamica più negativa del trend demografico dell’area del Gal tra il 2015 e il 2021 riguarda alcuni Comuni totalmente montani: Laghi (-9,77%), Enego (-9,12%), Lastebasse (-10,10%), Pedemonte (-9,82%), Valbrenta ( -7,12%), Valdastico (-9,71%) Velo d’Astico (-6,87%), Arsiero (-5,80%), Recoaro Terme (-5,76%), Foza (-5,18%), Valli del Pasubio (-5,83%), Lusiana Conco (-5,71%). Complessivamente il trend degli ultimi 7 anni evidenzia che solo un Comune non ha subito né perdite né incrementi significativi (Marostica, confermando una popolazione al 2021 di 13.978 abitanti) mentre per 4 comuni si è registrato un trend demografico positivo: Nogarole Vicentino (+4,10%), Pianezze (+0,89%) e Pove del Grappa (+ 2,43%), Bogliano (+1.14%).

Se rivolgiamo l’attenzione invece alle dinamiche demografiche confrontando i dati ISTAT del 2020- 2021 e 2021-2022 risultano in leggera crescita Altissimo (0,0% 2020-2021 e +0,2% 2021-2022), Brogliano (-0,5% 2020-2021 e +0,7% 2021-2022), Caltrano (+0,7% 2020-2021 e +0,8% 2021-2022), Monte di Malo (-0,3% 2020-2021 e +0,4% 2021-2022), Pove del Grappa (+1,0% 2020-2021 e +1,3% 2021-2022), Salcedo (-0,6% 2020-2021 e +0,8% 2021-2022) e Valli del Pasubio (-0,3% 2020-2021 e +0,4% 2021-2022).

In linea generale, i dati confermano complessivamente la tendenza permanente allo spopolamento dal 2015 al 2021 (-2,98% nell’intera area GAL contro -1,20% dell’intera provincia) sebbene ci sia qualche area marginale in incremento demografico. Il progressivo spopolamento di una percentuale molto elevata di Comuni totalmente montani nell’ATD di riferimento determina un elevato rischio per quanto riguarda sia la tutela del territorio, il dissesto idrogeologico e la perdita di attività economiche tradizionali nelle aree montane.

Un altro dato interessante riguarda la densità abitativa con un’attenzione al tasso di ruralità.

Se confrontiamo i dati ISTAT del censimento 2011 con quelli del 2021, notiamo che la densità abitativa media dell’area del GAL Montagna Vicentina è passata da 120,16 abitanti per kmq a 155,44 abitanti per kmq. È un dato che rappresenta sia un punto di debolezza del territorio che un’opportunità, in quanto l’andamento della densità abitativa mostra un trend divergente tra le aree montane in area D e le aree rurali in area B.  È un punto di debolezza se consideriamo che le aree montane più marginali continuano ad essere caratterizzate da un generale decremento del valore di densità abitativa nell’arco di tempo intercorso tra i due Censimenti demografici del 2011 e del 2021. In particolare, i Comuni con minore densità abitativa risultano essere tutti in area D: Laghi (5%), Lastebasse (10%), Posina (13%), Foza (19%), Rotzo (23%). L’analisi degli indici demografici territoriali mette pertanto in luce la particolare situazione di sofferenza in cui permangono la maggior parte dei Comuni dell’area del GAL rispetto alle aree poste al confine con la pianura o in prossimità di Comuni maggiormente dotati di servizi e dove si concentrano le attività economiche. Obiettivi e strategie future dovranno quindi tenere conto di questa minaccia per il territorio e puntare a una maggiore connessione tra le aree sia in termini di servizi e dotazioni infrastrutturali, che di nuove attività produttive capaci di migliorare la resilienza del territorio.

Dall’altro lato può essere considerata un’opportunità: tra i Comuni con maggiore densità abitativa se ne segnalano infatti 3 in area D Valdagno (511%), Lugo di Vicenza (244%), Torrebelvicino (280%) ed i rimanenti in area B2 (Santorso con 418%, Pianezze 431%) e area B1 (Breganze 385%, Brogliano 330%, Colceresa 305%, Fara Vicentino 245%). Il fatto che ci siano dei comuni con gradi di ruralità diversi, ma capaci di essere attrattori di nuovi residenti, costituisce un’opportunità di approfondimento sui fattori vincenti legati ai servizi alla persona e al fare impresa, che a livello di politica locale si dimostrano in grado di invertire il trend legato allo spopolamento.

Con riferimento al grado di ruralità invece appare importante segnalare che, rispetto al 2015, sono aumentati i Comuni con densità abitativa inferiore ai 150 abitanti per kmq, passando da 26 a 28 comuni e che questo dato risulta essere correlato anche all’indice di vecchiaia (che indica il rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni ed oltre e la popolazione da 0 a 14 anni). Infatti, come si evince dalla tabella che segue, nell’intero ATD Gal Montagna Vicentina i Comuni con indice di vecchiaia più alto (fascia 4 e 5) sono 9 e sono tutti Comuni con un tasso di ruralità significativo, collocati in area D: Posina, Enego, Pedemonte, Lastebasse, Recoaro Terme, Lusiana Conco, Valdastico, Tonezza del Cimone, Valbrenta.

Va inoltre segnalato che nei Comuni con densità abitativa inferiore ai 150 abitanti/kmq risiede il 40,1% (58808 abitanti) del totale della popolazione residente nell’ATD.
Il nuovo PSL dovrà quindi proporre degli interventi in grado di rispondere alle necessità in termini di servizi sociali ed inclusione per le aree più marginali che mostrano i trend più negativi anno dopo anno.

Sulla base dei dati Istat 2021 l’indice di vecchiaia del territorio (rapporto percentuale tra la popolazione di 65 anni ed oltre e la popolazione da 0 a 14 anni) è pari a 217,5%. Questo significa che mediamente nel territorio Gal si contano 217 anziani per ogni 100 giovani. Si tratta di un punto di debolezza del territorio che negli ultimi 10 anni vede un peggioramento del suo indice di vecchiaia di circa il 55% (nel 2011 il censimento Istat dichiarava un indice di vecchiaia pari al 140%, mentre nel 2015 il 162%).
Per analizzare in modo strategico i trend demografici occorre poi mettere in relazione tra loro l’indice di vecchiaia con altri indici demografici specifici:1) l’indice di dipendenza strutturale e 2) l’indice di ricambio della popolazione attiva.
1) L’indice di dipendenza strutturale rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). I dati al 2021 evidenziano come mediamente in area Gal ci siano 59,21 individui a carico ogni 100 che lavorano, un dato peggiore rispetto alla provincia di Vicenza che nel 2021 ne registrava 55,7. I Comuni che dimostrano una maggiore fragilità in termini di capacità di presa in cura sono quelli di Valdastico (81,3 individui a carico ogni 100), Pedemonte (77 individui a carico ogni 100), Laghi (73,5). L’accelerata negativa dell’indice di dipendenza strutturale negli ultimi 10 anni è un punto di debolezza interno dell’ATD del Gal Montagna Vicentina che nella delineazione dei fabbisogni e delle strategie 2023/2027 dovrà considerare politiche di assistenza sociale e interventi di inclusione sociale che puntino sulla collaborazione tra enti e strutture pubbliche e private presenti nell’area per offrire servizi e alleviare il carico sociale di cura alle generazioni in fascia lavorativa.
2) L’indice di ricambio della popolazione attiva, invece, rappresenta la proporzione tra gli individui che escono dall’età lavorativa e coloro che vi sono appena entrati. Nel 2006 nel territorio del GAL risultava essere pari al 122,79%, mentre nel 2021 si è registrato un incremento complessivo per un valore pari al 150,26%. Nei territori di Laghi, Posina, Nogarole Vicentino l’indice di ricambio registra un valore percentuale superiore al 200% (quindi di molto superiore alla media Gal) superando addirittura il 300% nel Comune di Tonezza del Cimone. Il rapporto tra chi va in pensione e chi inizia a lavorare è un punto di debolezza interno all’ATD in quanto la popolazione in procinto di ritirarsi dal mondo del lavoro è di molto superiore rispetto alle classi dei giovani che subentreranno ad esse nel mercato del lavoro. In tal senso sarà importante delineare strategie che affrontino il tema di come attrarre occupazione e giovani talenti nelle aree Gal.
In relazione agli indici sopra descritti, risulta chiaro come nelle aree relative ai Comuni totalmente montani, e con particolare riferimento ad alcune aree geografiche collocate nell’area nord-occidentale del GAL, vi sia un più marcato e progressivo deterioramento del contesto socio-demografico, rispetto ai Comuni parzialmente montani o quelli collocati in prossimità di aree di pianura.

Infine, con riferimento all’età della popolazione, nell’ATD del GAL l’età media è di 47 anni: il 63% del totale della popolazione si colloca nella fascia 15-64 anni (pari a 92504 unità), il 12% rappresenta bambini e ragazzi fino a i 14 anni (pari a 17.870 unità), ed infine il 25% rappresenta gli anziani oltre i 65 anni d’età (pari a 36275 unità).

In Provincia di Vicenza il tasso di disoccupazione e il tasso di inattività sono inferiori sia al dato italiano sia a quello Veneto, mentre il tasso di occupazione è superiore. Questo fa della provincia Berica l’area in cui cresce maggiormente il numero di occupati su base annua. Diminuiscono anche gli inattivi, portando il tasso di inattività berico al livello più basso in Veneto. Fra le province, Vicenza entra nella prime dieci città italiane con il più basso numero di disoccupati rispetto alle forze di lavoro. Anche a livello di territorio Gal il tasso di occupazione nel 2021 è pari al 50,2% e il tasso di disoccupazione invece è pari al 5% (Elaborazione Ufficio Studi Confartigianato Imprese Vicenza su dati Istat-Censimento permanente Popolazione 2021).