OLTRE IL DIGITALE, l’ 8 e il 9 luglio il GAL Montagna Vicentina ad Erba per parlare di intelligenza artificiale
Notizie
Scritto il 08-08-2024

OLTRE IL DIGITALE, l’ 8 e il 9 luglio il GAL Montagna Vicentina ad Erba per parlare di intelligenza artificiale

Nei giorni 8 e 9 luglio 2024, ospiti del Lago di Como GAL, 12 Gruppi di Azione Locale si sono riuniti per dare vita al convegno “Oltre il digitale” durante il quale è stato approfondito il tema del divario digitale tra le aree urbane e le aree rurali. Al centro dell’attenzione del convegno è stata posta l’Intelligenza Artificiale quale nuovo strumento per lo sviluppo dei territori e l’interrogativo sul suo possibile impatto sulle “aree interne” nell’eterno confronto tra i centri urbani e le “periferie”.

Il GAL Montagna Vicentina ne è stato uno dei soggetti promotori e, con il Vicepresidente Consolaro Manuel, vi ha preso parte in presenza per contribuire attivamente alla realizzazione del convegno.

Provocatoriamente, il convegno è stato aperto con la lettura di un saluto da parte dell’Amministrazione comunale ospitante, preciso nei contenuti e misurato nei toni, scritto con Chat GPT, dimostrando a tutti i presenti le potenzialità di questa applicazione di IA.

Dopo una prima parte dedicata ai saluti istituzionali, alla presenza dell’Assessore all’Università, Ricerca, Innovazione della Regione Lombardia l’ Avv. Alessandro Fermi, si è sviluppata una parte introduttiva dedicata all’Intelligenza Artificiale durante la quale si sono succeduti, tra gli altri, gli interventi molto interessanti della Prof.ssa Anna Giorgi, Ordinario dell’Università degli Studi di Milano e responsabile del Polo Unimont di Edolo e del ricercatore Emiliano Troisi del ReCEPL (Research Centre of European Private Law) dell’Università degli Studi di Napoli.

In tutti gli interventi è emersa con forza la necessità di non subire l’avvento dell’IA ma di accompagnarne l’introduzione e l’utilizzo propositivo all’interno dei processi, anche decisionali, legati allo sviluppo delle aree rurali. Per questo motivo, la Regione Lombardia, consapevole del sottoimpiego degli strumenti di IA in regione (5% contro l’8% della media europea) ha costituito un board allargato, invitando anche i GAL a parteciparvi, e ha stanziato 100 milioni di euro a valere sui Fondi FESR.

La Dott.ssa Raffaella di Napoli (Rete Rurale/CREA), dopo una breve introduzione dei Forum Leader, ha sottolineato come i GAL siano “la migliore espressione delle necessità dei territori” e ha posto l’accento sull’importanza della connettività delle aree rurali come fattore di sviluppo e innovazione.

A seguire la Prof.ssa Anna Giorgi che ha presentato il caso dell’Università della Montagna situata a Edolo, paesino montano di poco più di 4.300 abitanti in provincia di Brescia, testimoniando la presenza di 20 giovani ricercatori attivi su più campi e la possibilità di essere aperti al mondo accademico internazionale grazie agli strumenti di comunicazione che le infrastrutture digitali abilitanti possono garantire anche nei territori più marginali, ricordandoci anche che nel DDL Montagna attualmente in discussione è presente il tema dello smart working e dei nomadi digitali.

Infine, la Prof.ssa Giorni ha promosso l’impiego dell’IA per l’implementazione di un database consultabile in cui far confluire i dati relativi alla montagna affinché questi possano essere letti e interpretati anche per la realizzazione di politiche di sviluppo mirate (ISTAT opera su base municipale e non per aree tematiche); senza la presenza di uno “storico” non sarebbe possibile valutare l’evoluzione dei territori e misurare l’efficacia delle azioni messe in campo.

Il Ph.D. Emiliano Troisi ha invece posto l’accento sul tema dell’etica sottolineando che non esiste l’etica dell’IA ma esiste solamente l’etica di chi usa l’IA.

Successivamente ai primi interventi, i partecipanti al Convegno si sono suddivisi su tre tavoli tematici per affrontare separatamente i temi del “Turismo e fruibilità del patrimonio”, “Agricoltura e ambiente” e “Imprese e Pubbliche Amministrazioni”, accompagnati da esperti dei rispettivi settori.

Il primo tavolo ha affrontato il modo in cui l’IA sta rivoluzionando il turismo, grazie a tecnologia capaci di migliorare la fruibilità dei territori (patrimonio culturale e naturale). Il tavolo si è interrogato se l’IA sia uno strumento efficace anche per le piccole destinazioni, affrontando il tema dell’overtourism e della gestione dei flussi su diverse destinazioni complementari. L’IA consente di misurare i flussi turistici e di valutare il sentiment dei turisti rispetto ai prodotti turistici offerti dal territorio. Consente inoltre di analizzare i target e di creare proposte turistiche sartoriali (in termini di strategia, promozione e comunicazione). L’IA può essere impiegata anche per il recupero del patrimonio immateriale, attraverso l’uso di personaggi (ologrammi) capaci di interscambi verbali con i visitatori grazie alla RAG (Retrieval Augmented Generation) e alla NLP (Natural Language Production) per la trasmissione di informazioni come le tradizioni, la toponomastica, il linguaggio, i costumi, ecc. Infine, l’IA può tornare utile nella produzione di gemelli digitali (digital twins) per la conservazione di beni storici e culturali consentendone al contempo la fruizione da parte di tutti.

Il secondo tavolo ha affrontato il tema dell’IA applicato alle coltivazioni, agli allevamenti e alla protezione dell’ambiente anche in rapporto al contrasto ai cambiamenti climatici e ai sempre più frequenti fenomeni meteorologici estremi che mettono in difficoltà non solo il mondo agricolo ma interi territori. Gli strumenti di IA possono contribuire attivamente al monitoraggio ambientale della deforestazione per valutarne l’impatto in termini di dissesto idrogeologico del territorio o mitigazione climatica, il cambio d’uso del suolo e il relativo impatto sull’ambiente circostante di colture intensive. Il telecontrollo da remoto consente di prevenire gravi fenomeni di dissesto idrogeologico attraverso l’attivazione dei bacini di laminazione per la riduzione dei fenomeni di allagamento dei territori. L’IA può migliorare la vita degli agricoltori introducendo l’agricoltura di precisione, la pianificazione delle migliori colture rispetto al sito di coltivazione, la previsione modellistica di fenomeni estremi come la siccità, le gelate o le grandinate. Infine, l’IA può contribuire alla semplificazione della gestione delle Imprese agricole (dati di magazzino) liberando il tempo degli operatori per lavorazioni ad alto valore umano aggiunto.

Il terzo tavolo ha affrontato le potenzialità dell’IA nel miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia della Pubblica Amministrazione nella gestione dei servizi al cittadino. Si è discusso di ottimizzazione dei processi amministrativi, di miglioramento della qualità dei servizi offerti e di promozione dell’innovazione di imprese e istituzioni pubbliche. Ci si è interrogati su quali saranno e come evolveranno le professioni in rapporto con l’IA, se questa possa implementare l’erogazione di servizi al cittadino da parte della PA e su come il settore produttivo e industriale stia evolvendo in rapporto con l’IA.

Barbara Silvestrini, di Confartigianato Imprese Como, ha presentato le opportunità di finanziamento a valere sul PNRR per la trasformazione digitale delle imprese. Il progetto M.I.A. Lombardia (Manufacturing Innovation Alliance) è un network di 12 partner che si occupa, tra le altre cose, di scouting tecnologico per accompagnare le imprese verso uno sviluppo dei suoi processi grazie alla trasformazione digitale, inserendosi nella Rete Europea dei Poli per l’Innovazione Digitale.

Marco Bussone, Presidente di UNCEM, ha sottolineato come le aree rurali siano giocoforza costrette a ricorrere ai più moderni strumenti digitale per l’erogazione dei servizi (come la telemedicina) anche per la scomparsa di numerosi servizi fisici (desertificazione sportelli bancari, chiusura attività commerciali di vicinato). Ha messo l’accento sulla necessità di semplificare quanto più possibile le procedure burocratiche di accesso ai servizi e promosso l’impiego dell’IA per la gestione delle emergenze di Protezione Civile, la pianificazione urbanistica, l’erogazione di servizi base (informativa tramite chatbot) e i processi di trasparenza e accountability.

Angelo Cardani, di Aria S.p.A., ci ha illustrato il ruolo dell’IA nel supporto alle politiche regionali di Regione Lombardia che, nel 2018, aveva già adottato un documento programmatico per la semplificazione e la trasformazione digitale della PA regionale. Ha sottolineato la necessità di avere a disposizione i dati con cui l’IA viene alimentata, l’importanza dell’interoperabilità delle piattaforme e della semplificazione dei processi da istruire. L’IA viene già impiegata tanto in modelli predittivi per l’assunzione di decisioni rispetto a politiche di sviluppo future quanto per l’istruttoria quotidiana di bandi ad altissima partecipazione. Infine, ha esposto come l’approccio data driver promosso dal PRSS (Programma Regionale di Sviluppo Sostenibile) abbia consentito di valorizzare il patrimonio informativo regionale, monitorando gli impatti ambientali sul territorio, analizzando il mercato del lavoro per lo sviluppo di politiche attive del lavoro e della formazione, controllando il comparto agricolo.

Saul Imbrici, di Internavigare Srl, si è soffermato sul ruolo dell’IA all’interno della PA, paragonando quest’ultima ad un’impresa con dei clienti (i cittadini) che richiedono un prodotto (i servizi), con un processo (le istanze) e con un budget predefinito (il bilancio). I temi toccati sono stati quelli della riduzione del tempo di processamento delle operazioni (che passa attraverso la digitalizzazione delle informazioni e la semplificazine dei processi), il rapporto con il cittadino per mezzo di agenti conversazionali (Chatbot attivi 24/7), la sicurezza urbana, la telemedicina e la gestione ambientale e territoriale.

La due giorni si è rivelata un’ottima e ricca opportunità di approfondimento oltre che occasione per scambiare e tessere relazioni con altri GAL che condividono problemi e criticità, come quelli dello spopolamento della montagna o la mancanza di servizi dedicati alla popolazione, fattori che con l’avvento dell’ Intelligenza Artificiale possono cambiare e migliorare le condizioni attuali.